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Guida Suprema: normalizzare le relazioni con il regime sionista una scommessa persa

23:55 - October 03, 2023
Notizie ID: 3489509
Tehran-Iqna- La Guida Suprema della rivoluzione islamica ha parlato durante un incontro con gli ospiti della 37a conferenza internazionale dell'unità islamica di Tehran

Ayatollah Khamenei: normalizzare le relazioni con il regime sionista una scommessa persa

 

La Guida Suprema della Rivoluzione islamica ha criticato i paesi che cercano di normalizzare le relazioni con il regime sionista, ribadendo che i paesi in questione stanno commettendo un grave errore.

"La posizione definitiva della Repubblica islamica dell'Iran è che i governi che scommettono sulla normalizzazione delle relazioni con il regime sionista per raggiungere determinati obiettivi, si ritroveranno a perdere tale scommessa", ha affermato l'Ayatollah Seyyed Ali Khamenei.

"Stanno commettendo un errore e, come dicono gli europei, stanno scommettendo sul cavallo perdente", ha aggiunto la Guida Suprema che parlava durante un incontro con gli ospiti della 37a conferenza internazionale dell'unità islamica di Tehran.

L’Ayatollah Khamenei ha affermato che la situazione in Israele non è tale da incoraggiarne la vicinanza e che i paesi intenzionati alla normalizzazione dei rapporti diplomatici “non dovrebbero commettere questo errore”.

“Oggi il movimento palestinese è più vivo che mai, se paragonato agli ultimi settanta, ottanta anni. La gioventù palestinese e il movimento anti-usurpazione, anti-oppressione e antisionista sono più attivi, più vivaci e più praparati che mai, come possono tutti vedere seguendo le recenti vicende".

“E a Dio piacendo questo movimento giungerà a compimento, e poiché il compianto Imam [Khomeini] descrisse il regime di occupazione (Israele) come un cancro, a Dio piacendo questo cancro sarà sradicato per mano del popolo palestinese e delle forze di resistenza in tutta la regione."

La Guida Suprema ha aggiunto che Israele nutre disprezzo nei confronti dei paesi islamici.

“Il regime sionista è pieno di odio e rabbia, non solo verso di noi, ma anche verso altri paesi. Odiano anche l’Egitto, l’Iraq e la Siria. Perché? Perché la loro meta era dal Nilo all'Eufrate e questo non è avvenuto. Questi paesi non lo hanno consentito per diverse ragioni”, ha affermato.

“Naturalmente, il Corano dice: ‘Sii irritato e muori di ira’. Così sarà. Stanno morendo adesso come sistema e per grazia di Dio il motto 'Arrabbiati e muori di rabbia' si sta realizzando nel caso del regime sionista”.

 

 


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