Una delegazione guidata dall’Ayatollah Reza Ramezani, segretario generale dell’Assemblea mondiale degli Ahl-ul-Bayt (AS), ha incontrato il Presidente venezuelano Nicolas Maduro durante una visita nel paese latinoamericano.
Durante l’incontro, Maduro ha descritto le relazioni tra il suo paese e l’Iran come fraterne e profonde, sottolineando che esse sono basate su valori e principi comuni.
Il Presidente venezuelano ha aggiunto che l'amicizia tra i due paesi non è tattica o temporanea ma reale e strategica e basata sul legame tra i due popoli.
Maduro ha ricordato i suoi incontri con il Leader della Rivoluzione Islamica, affermando che l'Ayatollah Khamenei ha un'analisi profonda e precisa del mondo e dei suoi sviluppi. Maduro ha quindi chiesto all'Ayatollah Ramezani di portare i suoi saluti al Leader della Rivoluzione Islamica.
Nel suo discorso, il Presidente del Venezuela si è inoltre soffermato sulla politica statunitense criticando i sionisti che controllano il governo degli Stati Uniti e che minacciano la pace nel mondo.
L'Ayatollah Ramezani, da parte sua, ha elogiato i legami profondi tra Teheran e Caracas.
Il religioso ha sottolineato l'importanza del concetto di giustizia, affermando che giustizia, razionalità e spiritualità costituiscono tre pilastri del pensiero sciita che ha origine negli insegnamenti degli Ahl-ul-Bayt (pace su di loro).
L'Ayatollah Ramezani ha fatto presente che i musulmani sciiti credono che l’Imam Mahdi (che Dio acceleri il suo avvento) riapparirà e sosterrà la giustizia nel mondo, eliminando l'oppressione e coloro che commettono ingiustizie.
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